Il nucleo storico conserva i vicoli e le stradine sormontate spesso da piccoli archi; nella settecentesca Cattedrale si trovano pregevoli opere di artigianato locale.
Basta poco più di mezz'ora per visitare la città della pesca: Bivona. Quando si parla di Bivona, però, non si parla solo di questo tipo di coltivazioni, ma anche di un piccolo centro pulsante con numerose chiese, palazzi nobiliari e scuole.
Burgio, punto di incontro di due culture: araba e normanna. Anche il panorama costituisce un punto di incontro: il comune, infatti, si trova su un pendio triangolare in cui confluiscono il vallone Garella e il torrente Tima, due affluenti del Sosio.
Chiusa Sclafani è un paese di origine medievale venne fondato nel 1320 sui resti di un casale già esistente, fu per lungo tempo sotto il dominio della famiglia Sclafani, successivamente passò nelle mani della famiglia Colonna e vi permanne sino al 1812, periodo in cui vennero aboliti i diritti feudali.
Cittadina dalle otto porte e dalle cento chiese, ricca di storia, dove il passato si fonde con il presente in modo indissolubile, sono stati individuati oltre quaranta siti archeologici di un certo rilievo.
A soli trenta minuti da Casale Borgia è possibile visitare questa bellissima località dove sembra che il tempo si sia fermato. Da visitare è il Castello di Federico II di epoca Sveva, formato da una fortezza superiore posta al culmine della rocca, di un corpo di fabbrica semicircolare (ex monastero olivetano sorto nel 1648) posto più in basso, che ricalca fedelmente l'andamento dei muri esterni, posti a difesa della fortezza.
Un piccolo comune con poco più di 2.500 abitanti, tanto caratteristico da essere stato scelto da Giuseppe Tornatore per girare le scene esterne di "Nuovo Cinema Paradiso". Il suo nome nasce dal dialetto siciliano, nel quale il comune viene identificato con il nome U Palazzu. "Adriano" deriva dal latino e indica il bosco attiguo.
Santo Stefano Quisquina prende il nome dalla parola greca "stèfanos" (corona) e dalla parola araba "coschin" (oscurità), che descrivevano bene la struttura del paese, "incoronato" dai monti Sicani e attiguo ai fitti boschi delle riserve.
Le terre del Sosio e i monti Sicani si estendono nella parte Occidentale della Sicilia, confinano a nord con i monti di Palermo, a sud-est con il Bacino di Caltanissetta, e a sud-ovest con il Canale di Sicilia.